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Crotone, interventi per estrarre più metano: sullo stop deciderà il Tar Calabria

Il ricorso del Forum ambientalista per bloccare le autorizzazioni concesse ad Eni. La piattaforma “Key Manhattan” al lavoro per ripristinare due pozzi. I giudici amministrativi del Lazio: la competenza ricade sul territorio

Toccherà al Tar di Catanzaro pronunciarsi sul ricorso presentato dall’Associazione Forum Ambientalista che vuole bloccare le attività di potenziamento dell’estrazione di metano da parte dell’Eni nel mare antistante a Crotone.
Ieri, il Tribunale amministrativo regionale di Napoli ha dichiarato la propria incompetenza territoriale, a decidere sull’istanza avanzata dall’Associazione con sede a Roma mirata a mettere uno stop alle perforazioni in corso.
«Il provvedimento impugnato – ha scritto nell’ordinanza il collegio presieduto da Maria Liguori Michelangelo – è destinato ad esplicare effetti solo nel territorio sottoposto alla competenza», ossia Crotone. Da qui la decisione di la “patata bollente” al Tar Calabria. Il Forum Ambientalista aveva chiesto l’annullamento, previa sospensione, di due atti autorizzatori: da un lato il via libera dato - il 9 gennaio scorso – dal ministero dell’Ambiente e della Sicurezza energetica, attraverso l’Ufficio nazionale minerario per gli idrocarburi e le georisorse dell’Italia meridionale, all’impresa di Stato per incrementare – con l’utilizzo dell’impianto di jack-up “Key Manhattan” – l’attività estrattiva di gas naturale nell’ambito della concessione di coltivazione di idrocarburi (D.C1.AG); dall’altro, la Valutazione di incidenza ambientale resa dalla Regione alla società del Cane a sei zampe il 22 dicembre 2022.

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