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Rifiuti industriali a Crotone, Eni non rinuncia a una discarica da realizzare nel sito

La società che gestisce la bonifica ricorre contro il “no” della conferenza dei servizi

Eni Rewind insiste per realizzare un impianto di servizio dove smaltire il Tenorm con amianto presente nella discarica fronte mare ex Fosfotec-Farina Trappeto, ricompresa nel Sito di interesse nazionale (Sin) di Crotone-Cassano-Cerchiara. L’azienda partecipata dallo Stato s’è rivolta al Tar di Catanzaro per chiedere l'annullamento del verbale della Conferenza dei servizi istruttoria che, il 9 febbraio scorso, ha bocciato la sua proposta di variante al Piano operativo di bonifica-Fase 2.
Il progetto della multinazionale, com’è noto, contempla la realizzazione di una discarica di scopo nella zona interna ex Pertusola Sud al fine di evitare di portare i rifiuti fuori Calabria – alla luce dei costi elevati - come invece prevede il Pob-Fase 2 varato col decreto ministeriale n. 7 del 3 marzo 2020. Ma tra i 37 atti impugnati dall'azienda, subentrata a Syndial nella titolarità delle aree industriali dismesse, figura anche l'archiviazione disposta il 24 febbraio scorso dalla Regione dell'istanza per il rilascio del Provvedimento autorizzatorio unico regionale ambientale (Paur) relativo all’ipotesi di modifica al Piano operativo di bonifica-Fase 2. Entrambi i documenti – lamenta la società del Cane a sei zampe, nel ricorso firmato dagli avvocati Mauro Renna e Nicola Sabbini – «impediscono il compimento positivo dell’iter relativo alla variante al Pob-Fase 2, in assenza della quale Eni Rewind dovrebbe dare esecuzione a un progetto che oggi non è attuabile ed eseguibile».

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