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Serra, comitato "San Bruno": medici ospedale salvano vite nonostante le criticità

L'ospedale di Serra San Bruno

Ancora una volta l’ospedale di Serra si rivela utile per salvare una vita umana. Ad evidenziarlo è il Comitato ‘San Bruno’ che da tempo si batte per il mantenimento e il potenziamento del nosocomio serrese, ritenuto indispensabile per la tutela e la salvaguardia della pubblica salute.

«Nella tarda serata di ieri –sottolinea il Comitato - un padre di famiglia di 42 anni, a cui auguriamo una pronta guarigione, è giunto al Pronto soccorso dopo aver accusato un malore e ha poi avuto ben 5 arresti cardiaci nel giro di 25 minuti. La prontezza e la preparazione degli operatori, formati per quel tipo di situazione, hanno fatto sì che dopo l’esecuzione di 5 defibrillazioni e la somministrazione di tutti i farmaci d’emergenza del caso il cuore dell’uomo ripartisse, benché avesse subìto un grave infarto. Il paziente è stato subito trasferito in codice rosso a Germaneto dove è stato sottoposto a un intervento chirurgico ed è ora in prognosi riservata».

Tutto questo è accaduto, secondo quanto fa emergere lo stesso Comitato, nonostante le varie criticità, la mancanza di personale e di strumenti adeguati, nonché i turni massacranti a cui sono sottoposti, gli operatori sanitari in servizio i quali vanno sostenuti ed elogiati poiché ancora una volta hanno salvato una vita umana. Chi avesse ancora dubbi sull’utilità dell’ospedale San Bruno dovrebbe definitivamente ricredersi e dare ragione a tutti coloro che si stanno battendo affinché il nosocomio serrese non venga chiuso, ma venga potenziato e reso efficiente a favore dei cittadini di tutti i paesi del Comprensorio delle Serre i quali hanno diritto di avere un punto di riferimento efficiente ed immediato in caso di emergenza sanitaria.

«Non vogliamo neanche pensare – sostiene il Comitato – a cosa sarebbe successo se una delle ambulanze fosse stata impegnata in qualche altro trasferimento o intervento, né cosa potrebbe comportare in futuro un ulteriore ridimensionamento del Pronto soccorso. Per questo va ribadito che bisogna continuare a non abbassare la guardia in difesa del nostro ospedale.»

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