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Lamezia, stop alla risonanza cardiaca perché manca... il software

Pazienti costretti a rivolgersi a studi privati o ad andare fuori regione. Anche altri reparti non avrebbero il server per conservare i dati

In costante aumento le segnalazioni da parte di utenti riguardanti disservizi all'ospedale "Giovanni Paolo II". Da qualche tempo si registra la mancata risonanza magnetica cardiaca, a causa della mancanza di un software in grado di supportare il macchinario e rendere efficiente l'esame.
Servizio necessario a numerosi utenti che hanno problemi cardiaci e che, mancando sia all'ospedale di Lamezia che a Catanzaro, unici due poli in cui era in passato attivo il servizio, debbono recarsi fuori regione per vedere qualche risultato o ricorrere a un esame provato (a pagamento).

Nei giorni scorsi, infatti, presso la segreteria dell’unità operativa di Radiologia è stato comunicato a un utente che, al momento, manca la risonanza cardiaca, senza saper dare altre risposte utili di quando si potrà effettuare l’esame. Anche qualche mese fa, era capitata la stessa cosa, per cui al momento della prenotazione è stato risposto che l'apparecchiatura del centro di risonanza magnetica cardiaca dell'ospedale "Giovanni Paolo II" non funzionava da gennaio per mancanza del software.
Secondo altre segnalazioni, pare pure che in numerosi reparti manchi il software con cui creare un archivio, cioè lo spazio disposto per legge con cui raccogliere notizie, esami, cartelle di pazienti. Tutti esami strumentali che, per come prevede la legge, devono essere disponibili per dieci anni.

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