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Vibo, il ‘cartello’ dei clan sul pane: “Così il pizzo lo pagano tutti”

Il testimone di giustizia Pino Masciari analizza quanto emerso dall’inchiesta Maestrale-Carthago

Pane

Il “cartello” che la ‘ndrangheta avrebbe imposto anche nella vendita del pane, come emerge dall’indagine “Maestrale-Carthago”, fa pensare a un «prelievo forzoso» fatto nelle tasche delle persone. Insomma così «senza accorgersene il pizzo lo pagano tutti, poco, ma lo pagano tutti». A fare queste considerazioni è il testimone di giustizia Pino Masciari, imprenditore originario di Serra San Bruno, che osserva come imporre il prezzo minimo per la vendita di un bene di prima necessità come il pane, «annullando la concorrenza fra i fornitori e i rivenditori» e «imponendo ovunque lo stesso prezzo, vietando la possibilità di vendita a costo inferiore» abbia ripercussioni concrete sulla gente comune «che, ignara e trattandosi di un bene essenziale, lo ha acquistato e continua ad acquistarlo a queste condizioni».
Masciari aggiunge che si tratta di un altro modo delle ‘ndrangheta «per marcare il territorio e se ha toccato anche il pane, se è arrivata finanche a questo punto, non c’è dubbio che il suo controllo si estenda ovunque».

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