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Il processo sul giro di usura a Cropani. Decise due condanne e un’assoluzione

Nove anni a Carmine Bianco, 4 a Salvatore Bianco. Scagionato Tropea

Con due condanne e un’assoluzione, si è chiuso il processo di primo grado nei confronti di Carmine e Salvatore Bianco, di Botricello e di Santino Tropea, che erano stati rinviati a giudizio con l’accusa, a vario titolo, di usura aggravata dal metodo mafioso nell’ambito di un’inchiesta della Dda di Catanzaro. Il gup di Catanzaro Antonio Battaglia ha condannato Carmine Bianco a 9 anni di reclusione, Salvatore Bianco a 4 anni di reclusione (entrambi difesi dall’avvocato Elio Bruno), mentre ha assolto Santino Tropea, accogliendo le istanze dell’avvocato Luigi Falcone.

Il giudice ne ha disposto l’immediata liberazione, in quanto si trovava ristretto agli arresti domiciliari. In sede di requisitoria, il pubblico ministero Veronica Calcagno aveva chiesto per Carmine e Salvatore Bianco, la condanna rispettivamente a 12 anni e a 6 anni di reclusione e per Tropea a 8 anni di reclusione. Tutti e tre avevano chiesto il rito abbreviato, mentre gli altri due indagati Saverio e Salvatore Capicchiano hanno scelto il rito ordinario. Il processo nei loro confronti era scaturito dall’inchiesta della Dda di Catanzaro denominata Cashback che, nel febbraio 2022, portò all’esecuzione di cinque misure cautelari da parte dei carabinieri della Compagnia di Sellia Marina.

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