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Soverato, i balneari (a fatica) accendono i motori

Quest’anno si spenderanno dai 15 ai 20 euro al giorno per una postazione completa con ombrellone, sdraio e lettino. L’analisi di Salvatore Riccio, presidente dell’associazione: in ritardo ma con slancio

Le condizioni atmosferiche non hanno aiutato, l’incertezza sulle future concessioni ha fatto il resto. A Soverato i lavori per riavviare le strutture balneari sono aandati a rilento, ma già dalla prossima settimana potrebbero esserci le prime riaperture. Il 31 dicembre 2023 è la data stabilita per il riordino della materia e per districare il nodo formato da proroghe statali e regionali e da sentenze comunitarie, costituzionali, penali e amministrative.
«Gli stabilimenti brancolano nel buio - commenta Salvatore Riccio, presidente dell’associazione balneari di Soverato - i titolari aspettano che il Governo centrale dia maggiori certezze in una situazione che obbliga le amministrazioni a emanare i nuovi bandi per le concessioni e che però lascia un margine discrezionale ai Comuni sugli spazi utilizzabili, per cui qualora ci fossero spazi disponibili in Comuni diversi da quello soveratese, si potrebbero concedere in quei territori le nuove concessioni lasciando invariata la situazione nella nostra città. Per ciò che ci riguarda ci prepariamo a riprendere le attività dopo una stagione primaverile piovosa che ha determinato un ritardo nei lavori necessari a avviare le prime riaperture».

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