Urbanistica, regole più stringenti a Catanzaro

L’obiettivo è quello di salvaguardare il territorio della città dal rischio di una disordinata cementificazione, soprattutto nelle aree già oggetto di tutela come Germaneto e Giovino, ma anche di aprire a una valorizzazione che abbia una visione di quello che dovrà essere il capoluogo del futuro. Le scelte in materia urbanistica diventano quindi strategiche in tale ambito. Compierle in assenza di un piano strutturale - il cui iter è in corso dal 2016 - e con un piano regolatore ormai superato e, quindi, attraverso continue varianti diventa ovviamente non solo un’impresa ardua ma anche “pericoloso” per il territorio stesso.
Per questo il Consiglio comunale nella seduta del 4 maggio scorso ha deciso di “frenare” sulla pratica relativa alla rigenerazione urbana, volta a riperimetrare quelle aree escluse dalle possibilità di ampliamento volumetrico previste dalla legge regionale 25 del 2022, in attesa di una nuova misura regionale che superi i rilievi sollevati dalla Corte costituzionale. Nel frattempo si è anche deciso, con un’ampia maggioranza di dare un indirizzo agli uffici affinché non rilascino autorizzazioni a costruire che facciano leva su quella legge regionale. Ma tale situazione non potrà certo proseguire a tempo indeterminato. Per questo i consiglieri si sono dati 30 giorni di tempo per riportare in Aula il provvedimento, portando anche avanti approfondimenti e confronti con gli Ordini professionali - che anche attraverso alcune note, ferma restando l’esigenza di tutelare il territorio, hanno ribadito la necessità di non bloccare il settore edilizio - al fine di trovare una formula condivisa e che contemperi da un lato la tutela del territorio e, dall’altro, non leda le aspettative economiche del settore e degli stessi professionisti, tenendo a bada gli eventuali “appetiti” dei palazzinari.