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Lotta all’abusivismo a Pizzo, i ricorsi allungano i tempi

Proseguono i controlli della Polizia locale. Sospesi gli impianti ma si va avanti sui pagamenti

Prosegue la lotta all’abusivismo e, nei prossimi giorni, infatti, nuove attività saranno portate avanti dal comando di Polizia locale. Parallelamente prosegue la tolleranza zero anche all’abusivismo edilizio che continua in modo esponenziale: almeno questo è ciò che emerge dai report mensili sempre redatti dagli agenti: poiché i controlli continuano ad essere “positivi”.
Tuttavia, ritardi si profilano invece sul fronte demolizioni. Come nel caso dei pannelli pubblicitari: benché ci fosse una tempistica ben definita di intervento (e fosse già stato indicato il giorno relativo), a rallentare le operazioni erano però subentrati i ricorsi. Come nel caso della Pubbliemme: per la società in questione, infatti, il Giudice di Pace aveva disposto una sospensiva e si prosegue su questa linea, visto che non c’è ancora alcuna sentenza. L’operazione in corso viaggia comunque a due velocità: sul fronte tributi la società che gestisce la riscossione degli stessi (Soget), aveva avanzato richiesta per la corresponsione dei pagamenti relativi all’occupazione degli spazi pubblicitari; e la Pubbliemme dunque anche in questo caso aveva avanzato ricorso, ma il Giudice ha dato ragione all’Ente; dunque ora, essa dovrà regolarizzare la sua posizione economica nei confronti del Municipio.
Sul fronte Polizia locale: il reato si prefigurava di diversa tipologia e pertanto segue un altro filone; come per altri pannelli che fanno capo anche ad altra società del settore e prevedono altresì un richiamo anche al Codice della strada poiché, specie all’incrocio del Santuario di San Rocco e San Francesco di Paola, essi non potrebbero sussistere poiché sarebbero fonte di distrazione degli automobilisti in transito. Come detto però, il ricorso è ancora fermo sul tavolo del Giudice di pace, poiché come intuibile, ha una notevole mole di lavoro da espletare e la tempistica si dilata; di conseguenza, queste lungaggini non fanno che rallentare le attività di demolizione, poiché il Comando resta naturalmente prima in attesa della sentenza.

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