Ieri mattina un'impressionante voragine sulla strada pubblica ha sorpreso con un amaro buongiorno diversi cittadini, a seguito di una nuova – l'ennesima – rottura della condotta idrica Sambuco. A essere interessato è stato l'ex Comune di Sambiase, sempre nel medesimo quartiere: via Sacerdote Andrea Vescio è ormai diventata un colabrodo, tra disservizi continui e riparazioni che si limitano soltanto a tamponare un problema ancora evidentemente irrisolto.
Paradossalmente l'assenza del servizio idrico – seppur ingiustificabile, vista la frequenza dei disagi e i gravi danni già arrecati in un passato non troppo lontano - è solo una ciliegina sulla torta se si pensa al pericolo in cui si incorre percorrendo le strade interessate, sia in macchina che a piedi, su cui insistono buche e piccole voragini che mettono a rischio l'incolumità pubblica. Per non parlare poi dei danni arrecati alle corti immediatamente prossime alle rotture, che raccontano ormai da tempo immemore una situazione di forte disagio rimasta pressoché inascoltata da chi di dovere.
I residenti, sempre più stanchi e arrabbiati con la parte politica e i mancati interventi concreti, si sfogano per strada e sui social network, ribadendo quanto l'acqua, bene essenziale, oltre agli interventi ripetutamente richiesti, non siano nulla di più di un semplice diritto che spetta a dei cittadini che pagano le tasse e che hanno bisogno delle Istituzioni per essere tutelati. «Ma ormai non funziona più niente in questa città – lamenta un signore – ovunque ci si giri, la situazione è disastrosa. Nessuno fa niente e nessuno ci ascolta. Si parla al vento di fondi, di “faremo”, di “vedrete”, di cambiamento, ma quando? Quanto dobbiamo vivere ancora in questa situazione di così forte disagio prima che qualcosa di buono accada? Abbiamo bisogno di fatti concreti, basta parole!».
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