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Prometteva soldi per sesso con minori migranti: ai domiciliari un 54enne di Crotone

Approfittando della loro fragilità economica e psicologica, con promesse di denaro avrebbe indotto i minori a compiere atti sessuali

Il 15 giugno scorso, a Crotone, i Carabinieri della Tenenza di Isola Capo Rizzuto hanno arrestato C. G., 54enne, crotonese, in esecuzione di un’Ordinanza di Custodia Cautelare agli arresti domiciliari, emessa dalla Sezione G.I.P. del Tribunale di Catanzaro, poiché indagato per “violenza sessuale su dei minori”.

Il provvedimento ha integralmente recepito gli esiti delle indagini, avviate nell’ottobre del 2022, quando alcuni minori, ospiti del Centro d’Accoglienza della struttura ricettiva “Hotel Florida”, di Isola di Capo Rizzuto, hanno richiesto l’aiuto dei Carabinieri della locale Tenenza per scongiurare degli ulteriori episodi di violenza sessuale, già subiti da parte di un soggetto proveniente dal Capoluogo.

Le vittime son di nazionalità egiziana e gli episodi di violenza contestati sono 11, ma sarebbero stati molti altri i tentativi di adescamento. Gli accertamenti sono stati condotti dai militari mediante l’acquisizione di numerosi “frame” del sistema di videosorveglianza esterno, l’escussione e le relative procedure di riconoscimento fotografico, effettuate dai “teste” con le cosiddette “modalità protette”.

L’articolata attività di indagine, infatti, ha permesso di raccogliere diversi indizi a carico dell'uomo che avrebbe circuito le vittime, approfittando anche della loro fragilità economica e psicologica, con promesse di denaro e altre utilità e le avrebbe indotte al compimento di atti sessuali. Il 54enne non lavorava nella struttura di accoglienza, ma si recava fuori dalla stessa per adescare i minori stranieri, offrendo loro denaro, lavoro, beni o altre utilità, in cambio palpeggiamenti o denudamenti.
Le prove son state raccolte mediante le testimonianze delle vittime, dei responsabili della struttura, nonché la visione delle immagini dei circuiti di videosorveglianza privati e cittadini della zona, che lo hanno ripreso nelle fasi adescamento dei ragazzi, ma anche attraverso i dati raccolti dopo aver perquisito telefono e pc dell'arrestato.

Al termine delle formalità di rito, l’arrestato è stato condotto presso la propria abitazione in regime di arresti domiciliari.

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