Comune di Catanzaro, dipendenti in assemblea: senza assunzioni si rischia il tilt

Restano tanti i nodi da sciogliere per i lavoratori del Comune di Catanzaro. L'assemblea svoltasi ieri nella sala Concerti di Palazzo De Nobili ha confermato le perplessità sul Piano del fabbisogno 2023 – 2025. La sensazione per le organizzazioni sindacali e i dipendenti comunali è che si sarebbe dovuto fare di più per mettere concretamente mano all'organico comunali. Considerando i pensionamenti nei prossimi tre anni le nuove assunzioni dovrebbero essere nove. Una goccia nel mare se si considera che per garantire la piena funzionalità degli uffici potrebbero volercene dieci volte tanto. Basti pensare al corpo della polizia municipale, dovrebbero essere 180 i vigili urbani di Catanzaro e invece attualmente se ne contano a malapena 70. Non meno complessa la realtà di settori quali gestione del territorio e Grandi opere dove la carenza di tecnici rischia di bloccare la macchina amministrativa. Naturalmente la carenza di risorse economiche non consente di fare tutte le assunzioni volute, la coperta resta sempre troppo corta. Per i rappresentanti dei lavoratori però si poteva fare qualcosa di più e meglio. Qualcosa, per esempio, si sarebbe potuta risparmiare con le progressioni interne e non con gli scorrimenti delle graduatorie. Qualche buona notizia, seppur parziale, arriva per i lavoratori part time, nei prossimi tre anni passeranno tutti da 10 a 24 ore. Aveva già annunciato la sua assenza ai lavori dell'assemblea il sindaco di Catanzaro, Nicola Fiorita che comunque è brevemente intervenuto per ribadire la disponibilità al dialogo della Giunta con i rappresentanti dei lavoratori. Un colloquio quindi che proseguirà nei prossimi giorni anche perché sul tavolo c'è da siglare il nuovo contratto che dovrà, tra le altre cose, disciplinare lo smart working e l'affidamento delle posizioni organizzative. Inoltre durante l'assemblea di ieri sono emerse anche alcune criticità relative alla sicurezza di alcuni luoghi di lavoro.