Catanzaro, Crotone, Vibo

Domenica 19 Maggio 2024

Catanzaro, lo sviluppo della città passa da Giovino. La politica litiga ma non governa il futuro

Vista dall’alto, l’area di Giovino appare esattamente per quello che è: vasta, dal verde a tratti lussureggiante, affacciata su uno specchio di mar Ionio dai toni cangianti, dal verde smeraldo al blu cobalto. Insomma, se da terra si fa fatica a comprendere realmente la rilevanza ambientale, paesaggistica e quindi economica e sociale dell’area, dall’alto emergono tutti i motivi per cui Giovino rappresenta l’ultimo treno per lo sviluppo della città. Messa così, non è difficile comprendere come sull’area ci siano parecchi e legittimi interessi. Dall’attenzione degli imprenditori intenzionati a sfruttarla per realizzare insediamenti nell’ambito dell’accoglienza turistica, a quella di tanti che nel corso degli anni sono riusciti a strappare un pezzetto di quell’incontaminata bellezza per realizzare una villetta o una zona residenziale e puntano a tutelare la proprietà se non, magari, ad allargarsi.

L’edificazione selvaggia

Giovino, comunque, ha attraversato quasi indenne gli anni dell’edificazione incontrollata e lo stop alle lottizzazioni imposto dalla giunta Olivo nel primo decennio del terzo millennio l’ha preservata da una cementificazione indiscriminata e votata all’edilizia residenziale che ne avrebbe distrutto ogni potenziale. Ma è tempo di intervenire, con gli strumenti normativi adeguati e con una pianificazione che tenga conto di uno sviluppo “Esg oriented”, cioè alla programmazione di interventi sostenibili dal punto di vista ambientale, sociale e gestionale. Superare il tempo dei no, avere il coraggio delle scelte e dettare la linea urbanistica del futuro non è più rinviabile. Leggi l'articolo completo sull'edizione cartacea di Gazzetta del Sud - Catanzaro   

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