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Urbanistica a Catanzaro, numerosi i nodi da sciogliere

Scade l’atto d’indirizzo del Consiglio contro le autorizzazioni a costruire a Giovino e Germaneto. Ma è in dirittura d’arrivo la nuova delibera sulla perimetrazione delle aree

Resta alta a Palazzo De Nobili l’attenzione contro il rischio di “degenerazione urbana”. Durante i lavori della commissione Urbanistica, ieri mattina, è infatti emerso che ormai da qualche giorno avrebbe cessato i suoi effetti l’atto d’indirizzo che lo scorso 4 maggio il Consiglio comunale, con mozione bipartisan, ha rivolto agli uffici per evitare il rilascio di autorizzazioni a costruire nelle zone di Giovino, Germaneto e retroporto legate alla legge regionale n° 25 del 2022.
Una cautela che l’assise cittadina ha voluto introdurre al fine di avere il tempo di riconsiderare (e riportare in Aula) la delibera relativa alla riperimetrazione di quelle aree, volta a escluderle da una rigenerazione urbana ritenuta potenzialmente aggressiva se ispirata dalla legge 25 così com’è. Infatti la norma regionale è in questa fase al centro di un’attività di modifica dovuta alle richieste dei ministeri Salute, Cultura e Infrastrutture, sfociata in una proposta di legge regionale (la n° 127) approdata a Palazzo Campanella lo scorso novembre. Una proposta volta ad accogliere i rilievi dei dicasteri abrogando in particolare quegli articoli della legge 25 ritenuti più “permissivi” (ispirati al Piano casa calabrese, bollato come incostituzionale dalla Consulta) in termini di premialità nell’ambito dell’ampliamento di volumetrie negli interventi di rigenerazione urbana e territoriale.

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