Le prime imbarcazioni sono arrivate nella mattinata di ieri al porto di Lido. Poche ore prima, durante la cerimonia di consegna della Bandiera blu, il sindaco Nicola Fiorita aveva annunciato che i pontili sarebbero stati finalmente fruibili. E i diportisti e gli appassionati non hanno perso tempo, dopo oltre due anni e mezzo di attesa, tra barche ormeggiate in secca o in altri porti della regione. Nel corso della giornata i vari ormeggi si sono pian piano popolati di natanti e rispettivi proprietari. Non ancora una folla, ovviamente, né il pienone sugli specchi d’acqua. Portare una barca al mare non è come far uscire un’auto dal garage, richiede una preparazione e soprattutto ci vuole del tempo. Ma il segnale che in tanti attendevano è finalmente arrivato, come tra l’altro annunciato dalla Gazzetta del Sud nei giorni scorsi.
Si è concluso così il lungo percorso per l’assegnazione dei due specchi d’acqua che per anni sono rimasti off limits in seguito alle vicissitudini che hanno riguardato il precedente gestore e i relativi contenziosi giudiziari avviati con il Comune davanti alla giustizia amministrativa, tutti terminati in favore di Palazzo De Nobili. Tra gare andate deserte, tempi burocratici e installazione delle strutture, di acqua sotto i ponti ne è passata tanta. Peraltro l’apertura del porto era attesa da tempo anche dagli operatori diretti e quelli dell’indotto, che in questi anni hanno subìto un sostanziale stop alle loro attività, in concomitanza con il drastico calo dei flussi turistici legati al porto e dei diportisti e pescatori amatoriali. La ripresa delle attività li spinge ora a guardare con maggiore serenità al futuro.
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