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Vibo, Capitaneria di porto: lavoro non stop tra mare, depuratori e aziende

I primi 9 mesi del capitano di fregata Luigi Spalluto. Dati allarmanti su siti produttivi e autolavaggi

Entusiasmo e concretezza guidano l’azione del capitano di fregata Luigi Spalluto, da circa 9 mesi a capo della Capitaneria di porto di Vibo Marina, nel compartimento marittimo che va da Nicotera a Maratea. Negli ultimi tempi è subissato di segnalazioni sul mare sporco e l’intervento è immediato. «Spesso però - spiega - non si tratta di inquinamento ma di evento naturale e proprio per le valutazioni del caso, lavoriamo con l’Arpacal. Bisogna valutare tutti gli aspetti oggettivi, anche perché il mare è un soggetto vivo; tant’è - assicura l’ufficiale - che il nostro impegno è sempre costante, anche in inverno con un’intensa attività nell’ambito di un’operazione complessa nazionale improntata sui temi ambientali». Inoltre «di concerto con diverse Procure - prosegue Spalluto - abbiamo fatto il giro di tutti i depuratori che rientrano nel mio compartimento marittimo (sanzionando, ma rilevando altresì situazioni buone) per avere un quadro esaustivo sulla depurazione. Tuttavia, il punto critico della regione si è rivelato non tanto la depurazione quanto gli insediamenti produttivi: certamente ci sono depuratori che necessitano di interventi strutturali ma l’attività di polizia a carattere compartimentale su Vibo, Cetraro e Maratea, si è conclusa col sequestro di numerose attività che non rispettavano la normativa in materia ambientale».

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