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Protesta a Crucoli, gli abitanti chiedono la chiusura della discarica di rifiuti speciali di Scala Coeli

L'area è stata interessata nelle settimane scorse dallo sversamento di percolato. Semplici cittadini, agricoltori e allevatori, con i propri mezzi, si sono dati appuntamento sulla strada provinciale Sp1

Chiedono rispetto per il territorio di FiumeNicà i manifestanti che oggi pomeriggio si sono seduti sull’asfalto bollente della strada “106” perché venga chiusa la discarica di rifiuti speciali di Scala Coeli, interessata nelle settimane scorse dallo sversamento di percolato. La protesta è partita dalla periferia nord di Crucoli Torretta dove semplici cittadini, agricoltori e allevatori, con i propri mezzi, si sono dati appuntamento sulla strada provinciale Sp1 che porta alla discarica di Pipino sita nel territorio di Scala Coeli. Tante le associazioni tra le quali il Circolo di Legambiente di Scala Coeli che chiede la presenza del presidente della regione, Roberto Occhiuto, sul luogo di quello che è stato definito un disastro ambientale, nonché massima trasparenza sugli interventi di bonifica previsti.

I cittadini di Crucoli e dei paesi limitrofi, come Cariati, Terravecchia e Scala Coeli, si sono radunati in contrada piano di Roncio e in un primo momento hanno creato disagi alle autobotti provenienti dalla discarica e a quelle che percorrevano la strada nell’opposto senso di marcia, poi la protesta si è spostata lungo la strada statale, percorsa in corteo sia a piedi che con i mezzi agricoli, per raggiungere l’ingresso della frazione Torretta dove, all’altezza dei semafori nel centro urbano, i manifestanti si sono seduti a terra bloccando il passaggio ai veicoli in marcia sulla “106”. Presenti la Polizia e i Carabinieri della locale stazione. Assenti i sindaci convocati in Regione per la riunione sulla discarica dalla quale è emerso che non sarà nominato il commissario e seguiranno altri incontri per discutere della bonifica.

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