Questo sito contribuisce all’audience di Quotidiano Nazionale

Lamezia, traffico di rifiuti a Scordovillo: 11 condanne e un’assoluzione

L’inchiesta della Dda avviata dopo un vasto rogo adiacente al campo rom

Condanne dai 3 a un anno di reclusione. Si è concluso con 11 condanne e un’assoluzione il procedimento scaturito dall’indagine della Dda nei confronti degli indagati che hanno scelto di essere giudicati con il rito abbreviato nell'ambito del procedimento “Quarta Chiave”, su un presunto traffico illecito di rifiuti nel campo rom di Scordovillo.
In particolare, il Gup Chiara Esposito ha inflitto a Tonino Amato un anno e 4 mesi di reclusione (il pm aveva chiesto 3 anni e 4 mesi di reclusione); Massimo Berlangieri un anno e 4 mesi (il pm aveva chiesto 3 anni e 4 mesi); Enzo Berlingieri 3 anni, 8 mesi e 1.700 euro di multa (la Dda aveva chiesto 5 anni); Antonio Berlingieri 2 anni e 8 mesi (il pm aveva chiesto 3 anni); Damiano Berlingieri 2 anni (il pm aveva chiesto 5 anni); Damiano Berlingieri, (46enne) 2 anni e 8 mesi di reclusione (il pm aveva chiesto 4 anni, 5 mesi e 10 giorni); Luigi Berlingieri un anno di reclusione (il pm aveva chiesto 2 anni); Massimo Berlingieri un anno di carcere (il pm aveva chiesto 2 anni); Alessandro Bevilacqua un anno, 9 mesi e 10 giorni (il pm aveva chiesto 4 anni e 8 mesi di reclusione); Cosimo Bevilacqua un anno e 4 mesi di reclusione (il pm aveva chiesto 3 anni e 4 mesi) e Damiano Bevilacqua condannato a un anno e 4 mesi di reclusione (il pm aveva chiesto 3 anni e 4 mesi di carcere).
Il giudice ha inoltre assolto, così come richiesto dal pm, Aldo Sgromo, 40enne residente a Curinga «per non aver commesso il fatto». Gli indagati sono accusati a vario titolo dei reati di attività organizzate per il traffico illecito di rifiuti, oltre che di furto aggravato e violazione di sigilli. Alla gran parte degli indagati è contestata la recidiva. L’operazione “Quarta chiave” ha disarticolato un’organizzazione che da decenni gestiva abusivamente un’ingente quantità di rifiuti nel più assoluto disprezzo delle regole.
Grazie alle telecamere piazzate dagli investigatori dell’Arma si è riuscito a dimostrare che il campo di Scordovillo a Lamezia era stato trasformato in un enorme discarica a cielo aperto capace di produrre rifiuti giorno e notte.

Leggi l'articolo completo sull'edizione cartacea di Gazzetta del Sud - Catanzaro

 

Caricamento commenti

Commenta la notizia