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Crotone, serve più acqua per evitare disservizi ma Sorical diserta la riunione del Coc

La città sulla soglia della crisi idrica: avrebbe bisogno di 300 litri al secondo

Alla città di Crotone occorre più acqua per evitare disservizi come in questi giorni con il gestore (Congesi) costretto a chiudere ora il serbatoio di Vescovatello basso ora quello che serve Papanice per permettere il riempimento di ambedue le vasche. Ma Sorical (che gestisce la rete regionale e le forniture ai comuni, farebbe “orecchio da mercante” a questa esigenza. Lo sottolinea il sindaco Vincenzo Voce che ieri mattina ha presieduto il Centro Operativo di Protezione Civile, convocato per l’emerge idrica. Ma Sorical non si è presentata. L’assenza ha inevitabilmente suscitato la reazione del primo cittadino che, al termine della riunione, ha inviato il verbale alla prefetta di Crotone Franca Ferrara.
«Nei giorni scorsi ho contattato più volte Sorical, il commissario Arrical e l’ufficio di Gabinetto della Presidenza della Regione – sono state le parole di Vincenzo Voce –. Nonostante le sollecitazioni e la richiesta di aumentare la fornitura idrica non ho avuto risposta. Ed è gravissimo che non si partecipi ad un organo di protezione civile».
Il sindaco non ha nominato la situazione debitoria che i Comuni, per mezzo di Congesi, hanno nei confronti di Sorical, ma è chiaro che è una delle ipotesi più diffuse per la quale la società regionale non è disponibile ad aumentare la fornitura alla città, ma come ha lasciato intendere il sindaco: un conto sono i debiti e le questioni legali, un conto sono le esigenze igienico-sanitarie che destate raddoppia la popolazione.

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