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Si indaga sui “buchi” nei loculi al cimitero di Tropea

Nei giorni scorsi sono scattati i sequestri di alcune aree da parte di Guardia di finanza e Polizia

Ancora indagini in corso dopo i sigilli apposti dalle Fiamme gialle e dalla Polizia nai giorni scorsi al cimitero. Gli inquirenti attendono la delega della Procura di Vibo per poter procedere agli approfondimenti e, in particolare, l’autorizzazione del magistrato è attesa per procedere su tre loculi che risultano danneggiati e che sono stati attenzionati per la presenza di alcune anomalie: l’opera muraria che li cinge presenta infatti strani buchi. Ad azzardare qualche ipotesi, si potrebbe pensare che qualcuno volesse intervenire ma sia rimasto “a metà”, probabilmente allontanato da forza maggiore. Un eventuale “quadro” è quello che fornisce l’ex testimone di giustizia Pietro Di Costa pronto a scoperchiare quello che a suo dire sarebbe un nuovo “business”. Non ha dubbi, anche se saranno comunque poi gli accertamenti eseguiti dalle forze di polizia a stabilirlo, nell’affermare senza mezzi termini: «Ho chiamato il 112, il 113 ed il 117 per segnalare un giro di armi, di droga e di soldi…». D’altronde non gli piace quell’«ex»: si sente ancora oggi un testimone di giustizia, pronto ad offrire il suo contributo affinché il sistema si rimetta in asse a beneficio della collettività.
L’attività di polizia giudiziaria è stata posta in essere dalla Guardia di finanza della locale tenenza e del posto fisso della Polizia di Stato. Hanno seguito tutte le indicazioni fornite dirigendosi dritti nel luogo segnalato.

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