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Catanzaro, scoppia il caso ambulanze “abusive”: depositato un esposto in Procura

Alcune aziende chiedono il rispetto della legge approvata a livello regionale

Il caso delle ambulanze abusive finisce in Procura con un esposto nel quale alcune aziende deputate al servizio di trasporto sanitario chiedono la verifica dell’osservanza della legge 106/2018 con cui la Regione Calabria ha regolarizzato il trasporto e soccorso a mezzo ambulanza. Circa un anno e mezzo fa, alcune aziende avevano inscenato una protesta davanti alla Cittadella regionale contro la presenza sul territorio di ambulanze che sarebbero sprovviste delle autorizzazioni richieste dalla legge regionale del 2018. Circa un mese fa, visto che da un anno e mezzo a questa parte la situazione è rimasta invariata, l’anomalia è stata segnalata, non solo alla Procura, ma anche al direttore generale dell’Asp Antonio Battistini, alla Commissione pubblico spettacolo dell’Asp, al sindaco Nicola Fiorita, al dipartimento Tutela della salute e servizi socio-sanitari-settore accreditamenti e autorizzazioni e al presidente della Regione Roberto Occhiuto. «Da circa tre o quattro mesi – si legge nell’esposto - sollecitiamo le figure preposte (Comune - Regione- Asp di Catanzaro) alla verifica del possesso dei requisiti, ma senza alcun successo.
Alcune volte, tali aziende sono direttamente contattate da agenzie patrocinate dai Comuni, ad esempio, per eventi svolti al teatro Politeama di Catanzaro, eventi svolti in piazza Prefettura di Catanzaro, eventi serali nelle varie piazze di Catanzaro Lido o, ancora peggio, la presenza di ambulanze abusive che presidiano la postazione sanitaria al “Magna Grecia Film Festival” a Catanzaro Lido, enti e associazioni che affidano nel Parco della biodiversità la festa del Catanzaro Calcio per la promozione in Serie B con migliaia di persone presenti. Chiediamo con sollecitudine che prima di qualsiasi affidamento del servizio sanitario con il presidio di ambulanza, vengano richiesti, come da legge regionale le autorizzazioni e i requisiti necessari per l’espletamento del servizio richiesto, considerando che tutti i decreti antecedenti al 2018 sono da considerarsi nulli come descritto nella stessa legge regionale». Un appello che è rimasto inascoltato, al punto che i firmatari dell’esposto hanno prodotto una seconda segnalazione rivolta al presidente Occhiuto, nella speranza di essere presi in considerazione e di ottenere un incontro.

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