Via libera dalla Conferenza dei servizi decisoria al progetto definitivo per la riqualificazione ed il recupero dell'area dell’ex piscina Coni, sul lungomare cittadino di via Cristoforo Colombo. Contestualmente, gli enti coinvolti nella Cds hanno anche dato mandato alla società incaricata dal Comune di Crotone, la "Settanta7 srl", di redigere la progettazione esecutiva sulla base delle prescrizioni e delle indicazioni avanzate al termine della riunione. Dopodiché, i lavori – della portata di 6 milioni e 200 mila euro attinti dai Contratti istituzionali di sviluppo del governo – potranno essere messi a gara dal Municipio.
Non solo. Perché nel frattempo la Capitaneria di porto, insieme a Demanio marittimo, si attiveranno con una propria Conferenza dei servizi per il rilascio della concessione dell'area ai fini della realizzazione dell'intervento di recupero dell'ex piscina (da tempo diventata un rudere abbandonato). Il disco verde è così arrivato da: ministero delle Infrastrutture e della mobilità sostenibile (che ha disposto quattro prescrizioni da ottemperare); Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Crotone e Catanzaro che ha dato l'ok alla «compatibilità paesaggistica» del progetto; Vigili del fuoco (con due prescrizioni); Autorità di bacino distrettuale dell’Appennino meridionale (con due prescrizioni); Azienda sanitaria provinciale; Capitaneria di porto; e Provincia di Crotone. Ma cosa contemplano le opere di riqualificazione dell’ex piscina Coni? Sono previsti – è riportato nella relazione tecnica –, «la demolizione e la realizzazione di un nuovo impianto natatorio a sostituzione dell’attuale con strutture accessorie finalizzate alla fruizione dell’intera area per finalità attinenti la pratica sportiva, il tempo libero ed eventuali servizi accessori alle attività balneari con attenzione alla predisposizione delle aree per l’accesso ai disabili».
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