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Amministrazione condivisa, l’esperimento di Catanzaro

Al via nel capoluogo il patto di collaborazione tra Comune e cittadini per la gestione e la tutela di beni pubblici

Nella sua ultima seduta, il Consiglio comunale di Catanzaro ha approvato il regolamento per la cosiddetta “amministrazione condivisa”, una base normativa che servirà a poter attivare specifiche convenzioni sul territorio comunale per concedere la gestione, la cura e la tutela di beni comuni materiali e immateriali. In particolare, il Patto di Collaborazione - così è definita la convenzione - con i cittadini e le associazioni che vorranno sottoscrivere l’accordo, individua il bene comune, gli obiettivi del Patto, l’interesse generale da tutelare, le capacità, le competenze, le risorse dei sottoscrittori, la durata del Patto e le responsabilità.
L’esperienza è ampiamente diffusa in Italia e all’estero. Nel nostro Paese, sono centinaia le amministrazioni comunali ad aver approvato un regolamento analogo (la prima è stata quella di Bologna nel 2014) e sono arrivate ad approvarlo anche cinque Regioni: Emilia-Romagna, Lazio, Molise, Umbria e Toscana. In Calabria, tra i capoluoghi di provincia, Catanzaro arriva dopo Reggio Calabria, Cosenza e Vibo Valentia.

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