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Crotone, giostre per la fiera mariana di maggio: il boss decideva a chi dare i biglietti gratis

Dall’inchiesta “Glicine-Acheronte” emerge il peso dei “papaniciari”. Megna distribuiva i tagliandi tramite i suoi. I contrasti con i rom

La cosca Megna di Papanice era riuscita a mettere le mani sui biglietti gratuiti delle giostre che, ogni anno a maggio, fanno tappa a Crotone per la festività mariana. Lo hanno messo nero su bianco i poliziotti delle Squadre mobili di Crotone e Catanzaro e del Servizio centrale operativo nell'informativa entrata a far parte dell'inchiesta "Glicine Acheronte" diretta dalla Procura antimafia di Catanzaro guidata da Nicola Gratteri.
Il blitz, venuto alla luce il 27 giugno scorso con 43 misure cautelari eseguite dai carabinieri del Ros, che ha inferto un duro colpo al clan dei "papaniciari", ha portato alla luce anche un presunto comitato d'affari che avrebbe influenzato le scelte amministrative degli enti pubblici per finalità elettorali.
La disponibilità degli affiliati «di un considerevole numero di biglietti – scrivono gli inquirenti – non è altro che la concretizzazione di un condizionamento ambientale che i giostrai subivano per poter svolgere la loro attività». Mentre «la successiva distribuzione» dei ticket ai destinatari, «interi blocchetti ognuno contenente dieci biglietti», secondo gli investigatori veniva «effettuata» sulla base di «specifiche disposizioni impartite dal boss Mico Megna». Per la Polizia, uno degli addetti allo smistamento dei biglietti sarebbe stato Carmine Stricagnoli (coinvolto in "Glicine Acheronte"), il quale il 12 maggio 2016 venne intercettato mentre consegna i biglietti ad una terza persona su mandato del capobastone.
L'interlocutore: «Ti ha detto qualche cosa?», Stricagnoli: «Lo vedi chi mi ha mandato, non lo hai capito?», interlocutore: «Ti ha mandato qua lui?», Stricagnoli: «eeehhh...dice che..». Allo stesso modo, pure Roberto Lumare (tra gli indagati di "Glicine Acheronte") si sarebbe occupato della distribuzione dei biglietti. Infatti, il 13 maggio 2016, gli agenti della Mobile e dello Sco notano Lumare recarsi prima a San Mauro Marchesato per dare cento ticket ai figli di Angelo, detto Lino, Greco, il killer ergastolano della cosca Grande Aracri di Cutro, per poi affidarne altri cento ad una persona di Santa Severina. Invece, ulteriori 150 biglietti Lumare li avrebbe consegnati il 14 maggio 2016 ad un soggetto in località Passovecchio, a Crotone.

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