Ci risiamo. Non bastano i cartelli che evidenziano divieti e pericoli o minacciano multe, oltre alla nuova recinzione... Il rischio di potenziali crolli o di altri eventi imprevedibili sembra non preoccupare i turisti che ancora continuano a “preferire” la balneazione proprio nel lembo di spiaggia interdetto (poiché più prossimo all’area dei crolli) presso lo Scoglio di Santa Maria dell’Isola a Tropea.
La “moral suasion” promossa dall’esecutivo Macrì ed attuata dalla Polizia locale non produce gli aspetti sperati e continueranno a sentirsi “al riparo” fintantoché non si tocchino i portafogli; visto che sinora nessuna multa ha segnato l’argine. L’arenile è stato interessato dai cedimenti di aprile e maggio; sono stati subito eliminati i pericoli incombenti ma la zona non è ancora sicura. L’attenzione e gli interventi sono stati tempestivi e a gestire la situazione il geologo di fiducia dell’esecutivo, Aldo Battaglia, che è anche direttore dei lavori e frequentemente si reca sul posto, anche perché sono previsti ulteriori interventi e, vieppiù, si tratta di area sottoposta a cantiere ed i rischi possono essere diversi. Ciononostante i turisti continuano ad arrivare, anche perché la recinzione rende interdetta la zona sino alla battigia; e chi vuole trasgredire, ha accesso via mare, benché sussista ancora l’ordinanza della Capitaneria di porto che di fatto vieta ogni attività davanti allo specchio acqueo antistante la spiaggia in questione.
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