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«Da anni mobbizzata» al Comune di Simbario: presentate due denunce

Il racconto dell’ex Lsu Assunta Rita. La donna spiega di essere ormai esasperata: «Mandata anche a scavare»

«Prima firmi e poi leggi!». Sono queste le parole che Assunta Rita Bertucci, dipendente comunale ex socialmente utile, spiega di essersi sentita dire e che ha voluto mettere nero su bianco nelle sue denunce. Parole che le sarebbero state dette al ricevimento dell’ennesima notifica di richiamo disciplinare da parte del Comune. Una storia di presunti atti persecutori sul lavoro, finita, anche, sul tavolo delle forze dell’ordine, dove la stessa si è rivolta, esasperata per quanto le stava accadendo.
«Sono arrivata al limite della sopportazione – ha rilevato la donna – e voglio seguire il consiglio del sindaco, Ovidio Romano, il quale, assistendo all’ennesimo maltrattamento ai miei danni, mi ha detto “e ora rivolgiti alla stampa e ai carabinieri”. E io, infatti, non solo mi sono rivolta alla stampa, ma mi sono rivolta pure ai Carabinieri per denunciare una situazione, ormai, insopportabile».
Inizia così il racconto della Bertucci. «Il mio calvario è iniziato nel 2019 – ha chiosato – quando è stata affidata a un consigliere comunale la delega al Personale. Da quel momento in poi non ho avuto più tregua. Il mio lavoro è quello di tenere pulito il paese, ma mi venivano affidati anche compiti di scavo delle cunette con la zappa. Io non sapevo fare questo, ma ho imparato».
I fatti che la signora Bertucci ha raccontato si trovano scritti, nero su bianco, su due denunce, con i nomi di chi avrebbe perpetrato l’eventuale reato e da prove, che, a dire signora, «sono al vaglio dell’Autorità Giudiziaria».

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