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Il paradosso di Vibo Marina: migliaia per la festa della Madonna, ma non c’è ambulanza né farmacia

La popolazione triplica ma mancano i servizi essenziali

Vibo Marina, che con le frazioni costiere conta circa 10mila residenti, è una città nella città. Se fosse Comune, per numero di abitanti, sarebbe al secondo posto, dopo Vibo, in tutto il territorio provinciale. Eppure può beneficiare di un numero limitato di servizi, nonostante la popolazione e le associazioni locali da anni lottino per ottenere il decentramento di alcuni uffici pubblici. L’ultima proposta in ordine di tempo è quella presentata all’Asp dal presidente della Pro loco, Enzo De Maria, per ottenere l’istituzione di un poliambulatorio pubblico. Al momento, infatti, gli abitanti del litorale, anche per effettuare un semplice prelievo di sangue devono recarsi nel centro urbano, oppure pagare la prestazione in loco agli ambulatori privati. Ma della carenza di servizi il litorale ne risente soprattutto in estate, quando la popolazione triplica. Domenica sera in occasione dei festeggiamenti della Madonna del Rosario di Pompei, persino la guardia medica era chiusa. Nonostante tra residenti, turisti e abitanti dei Comuni vicini, ad assistere alla processione a mare della c’erano circa 50mila persone, in base ai calcoli della locale Pro loco. E sul territorio neppure un’ambulanza o una farmacia aperta. Un paradosso tutto vibonese se si considera che persino nei piccoli paesi, in occasione di festeggiamenti civili o religiosi, i presidi medici sono funzionanti e operativi.

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