È ancora ferma per la pausa estiva l’attività parlamentare ma la politica lametina vive un certo fermento rinnovando il suo interesse per l’annosa problematica riguardante il campo rom di Scordovillo.
«Un tema su cui le idee della Lega non cambiano. Non vediamo l'ora di attuarle le nostre idee, con l'appoggio della Regione Calabria e del governo nazionale appena avremo responsabilità amministrative». Così il deputato lametino Domenico Furgiuele, da diversi anni esponente del partito di Salvini, che incalza: «Per noi non esiste soluzione diversa dallo sgombero e dal conseguente smantellamento di territori diventati enclave dove diritto e Costituzione sono nei fatti sospesi. Questi sono i campi rom: luoghi senza Stato». Furgiuele tiene a puntualizzare: «La Lega non governava la città durante il ventennio nel quale sono state attuate le peggiori politiche sociali relativamente alla questione Rom, con le conseguenze che oggi tutti subiamo». Per il parlamentare il quartiere Ciampa di Cavallo ed il ghetto delle palazzine in località San Pietro Lametino «sono nati e cresciuti con le arcinote politiche di integrazione del tutto fallimentari e a spese dei contribuenti».
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