Crotone, canoni non eccessivi per la fiera: bocciato il ricorso di 17 ambulanti

L’organizzazione della fiera mariana di Crotone non andava rivista nelle tariffe che erano state decise dal Comune a carico degli ambulanti. Lo ha stabilito il Tar di Catanzaro che, a quasi tre mesi dalla conclusione della manifestazione, ha bocciato il ricorso di 17 commercianti che puntavano ad ottenere delle modifiche ai costi per lo svolgimento del tradizionale mercato che, a maggio di ogni anno, si tiene in occasione della festa della Madonna di Capo colonna.
Il collegio presieduto da Giancarlo Pennetti ha infatti respinto il reclamo degli esercenti che sollecitavano l'annullamento - previa sospensione - della delibera con la quale, il 14 aprile scorso, l’amministrazione guidata dal sindaco Vincenzo Voce aveva avviato l'iter per allestire la fiera. Su tutti, i ricorrenti contestavano il canone accessorio adottato dalla Giunta cittadina: «Cinque euro - recitava il provvedimento varato dall'ente - per ogni metro quadrato del posteggio assegnato o comunque occupato anche mediante gli automezzi da essi utilizzati per il trasporto e la custodia della merce posta in vendita». Invece da lato il Tar ha detto che «difetta il requisito del danno grave e irreparabile» in quanto «la fiera mariana si è già svolta nel mese di maggio». Mentre dall’altro, viene evidenziato nell’ordinanza cautelare, «secondo quanto riferito dal Comune senza contestazione di controparte la somma media versata da ciascun operatore a titolo di compartecipazione ai costi (servizio vigilanza antincendio, servizio messa in sicurezza sedi stradali, noleggio bagni chimici, servizio vigilanza a supporto della Polizia municipale e servizio di stewarding per indirizzamento utenti e posizionamento esercenti) è quantificabile in 180 euro».