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Una discarica abusiva di 15mila metri quadrati sequestrata a Catanzaro

Polizia Locale e Guardia Costiera hanno rinvenuto di tutto: laterizi e infissi, plastica, ferro, auto in disuso, motori e pezzi di ricambio, pneumatici, elettrodomestici, materiale coibentato, filtri olio, guaina bituminosa e altro

Gli uomini del Nucleo di Polizia ambientale del Comando dei vigili urbani diretto dal tenente colonnello Salvatore Tarantino e quelli dell’Ufficio circondariale marittimo di Soverato diretto dal tenente di vascello Leo Spina, hanno proceduto al sequestro penale di una discarica abusiva dalla superficie di 15.000 metri quadrati, ubicata in un’area al centrosud del territorio comunale di Catanzaro.

Il reato ipotizzato a carico della proprietà, cui ha fatto seguito la denuncia all’autorità competente, è quello di raccolta e deposito non autorizzato in maniera incontrollata di rifiuti speciali potenzialmente pericolosi. Sull’area, Polizia Locale e Guardia Costiera hanno rinvenuto di tutto: laterizi e infissi derivanti da operazioni di demolizione e costruzione, plastica, ferro, auto in disuso, motori e pezzi di ricambio, pneumatici, elettrodomestici, materiale coibentato, filtri olio, guaina bituminosa e altro.

Il plauso di Fiorita

"L’operazione ha suscitato l’apprezzamento del sindaco Fiorita che l’ha definita “brillante” nei risultati ma si è anche detto “compiaciuto” per la proficua collaborazione che si è instaurata tra i due corpi. “È doveroso da parte mia – ha detto il primo cittadino – ringraziare la Guardia Costiera e la nostra Polizia Locale per questa operazione ma anche per quelle che l’hanno preceduta. Il tema dell’ambiente ci sta particolarmente a cuore e se da un lato stiamo cercando di promuovere tra i cittadini la cultura della sua tutela, dall’altro sappiamo di non poter fare a meno dell’attività repressiva nei confronti di chi non tiene in alcuna considerazione il valore dei beni comuni. La collaborazione tra chi ha il compito di far rispettare le regole in materia ambientale è un valore aggiunto perché dà all’opinione pubblica la percezione di un fronte comune e determinato nel contrasto a questa forma di illegalità".

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