I liquami fognari continuano a scorrere su tutto il litorale nicoterese e per l’amministrazione comunale guidata da Pino Marasco, accerchiata dalle proteste dei cittadini e logorata dalle bordate che arrivano da tutte le forze d’opposizione, non appare facile venir fuori dall’angolo. In realtà, la situazione determinatasi lungo la condotta che da Nicotera Marina porta alla Iam di Gioia Tauro, appare grave e del tutto inaccettabile. In gioco, oltre che il disastro ambientale, c’è la salute dei cittadini sempre più preoccupati per quanto sta emergendo.
Negli ultimi giorni, ai video in diretta postati sui social da Antonio Montuoro, si sono aggiunte le decise prese di posizione da parte del capogruppo consiliare della Lega Antonio Macrì e dei tre consiglieri di “Movi@vento”, i quali, con articolate note, hanno rimarcato come sui temi ambientali, ora divenuti pressanti, ci siano stati, in passato, interventi mirati a sollecitare l’attenzione della Giunta comunale.
Tutti appelli caduti nel vuoto e che, oggi, rendono problematico ogni tentativo dell’Amministrazione di arginare il montante dissenso dei cittadini giustamente preoccupati non solo per l’incidenza negativa dei liquami sulle condizioni del mare, ma anche e soprattutto per il rischio segnalato da Enzo Comerci, coordinatore del movimento “Fronte Comune”, in merito all’integrità delle falde acquifere.
Nei luoghi dove dai tombini fuoriescono fiumi di liquami, sono intervenuti i Carabinieri e gli agenti della Polizia locale, mentre il personale della delegazione di spiaggia si sarebbe limitata a sollecitare l’ufficio tecnico comunale.
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