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Estorsioni, droga e armi a Rocca di Neto: rito abbreviato per 9 imputati su 33

L’inchiesta antimafia contro la cosca Comito-Corigliano

In 9 hanno optato per il rito abbreviato, mentre per i restanti 24 imputati si profila il procedimento ordinario. Invece si sono costituiti parte civile la Presidenza del Consiglio dei ministri, il ministero dell’Interno, la Regione ed il Comune di Rocca di Neto. Davanti alla Gup di Catanzaro Sara Mazzotta, così è terminata ieri la prima udienza preliminare del procedimento a carico di 33 persone nato dall’inchiesta della Procura antimafia contro la cosca Corigliano-Comito di Rocca di Neto. L'operazione, scattata il 19 dicembre 2022 con 18 fermi eseguiti dalla Squadra mobile di Crotone, sgominò la ‘ndrina capeggiata dal presunto boss Pietro Corigliano che, per gli inquirenti, avrebbe allungato i “tentacoli” anche negli Stati Uniti.
Le indagini presero piede a marzo 2020 in seguito ad un’informativa dell’Fbi sulle ipotizzate estorsioni che alcuni esponenti dell’organizzazione criminale rocchisana avrebbero perpetrato ai danni dei locali di Manhattan. Secondo la Dda, nel “core business” dei Corigliano-Comito sarebbero rientrate le richieste di “pizzo” che vessavano cliniche private, aziende agricole e attività commerciali.

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