Finisce a carte bollate l'elezione di Sergio Monteleone a presidente della Croce rossa del comitato territoriale di Crotone. Un volontario ha infatti impugnato davanti all'Ufficio elettorale regionale la designazione della nuova guida dell'associazione di volontariato che nella tornata di domenica scorsa ha ottenuto - come unico candidato - 109 preferenze.
Un'ulteriore "grana" per la Cri pitagorica che dopo due anni di commissariamento era tornata al voto per la scelta di presidente e consiglieri che lo dovranno affiancare. Sono sette le contestazioni messe nero su bianco nel reclamo col quale il crocerossino, Giuseppe Salatino, ha chiesto ai vertici calabresi della Croce rossa di sospendere l'esito dell'elezione del 24 settembre. Tra queste, figura l'ammissione della lista della candidatura di Monteleone con la sola «firma» del presidente dell'Ufficio elettorale locale.
Chiaro il riferimento alle mancata convocazione in tempo utile – secondo il ricorrente – dei componenti supplenti dell'Ufficio elettorale di Crotone all'indomani delle dimissioni, datate 11 settembre, di tre dei quattro commissari per una serie di contrasti avuti con lo stesso presidente. In pratica, il via libera dato alla lista non sarebbe stato valido. Non solo. Sotto accusa è finita anche l’estromissione della volontaria, Donatella Nocita, dalla corsa alla carica di presidente dell’organizzazione.
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