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Azienda “Dulbecco” di Catanzaro, «subito il nuovo manager». Chiesti lumi sull’addio di La Regina

La preoccupazione di Aned Calabria: temiamo ci siano inconfessabili problemi

Una veduta aerea del policlinico dell’Azienda ospedaliero-universitaria “Mater Domini” di Catanzaro

Stupore e preoccupazione. Sono i due sentimenti principali che emergono dopo la nomina del commissario dell’Aou “Dulbecco” Vincenzo La Regina a direttore sanitario dell’Asl 6 di Roma. L’imminente addio del manager che da pochi mesi era alla guida della nuova Azienda ospedaliero universitaria del capoluogo, con un fitto programma di attività da portare avanti, spinge infatti a cercare di comprendere la prospettiva che attende l’importante struttura ospedaliera ma anche la stessa sanità calabrese.
La segreteria regionale Aned, con la rappresentante Maria Larosa, parla di un «abbandono inimmaginabile». L’associazione emodializzati descrive La Regina come un «manager apprezzato per quanto positivamente prodotto in Calabria alla guida dell’Azienda provinciale cosentina e alla “Mater Domini” prima e alla “Renato Dulbecco” di Catanzaro successivamente». Ricorda in particolare «il suo contributo determinante per l’effettuazione di nuova metodica non invasiva per la costruzione fistole ai dializzati per via percutanea al “Mater Domini”. Chiede quindi al governatore-commissario Roberto Occhiuto che siano approfondite «le cause di questo improvviso abbandono perché l’impressione è che ci siano invisibili e inconfessabili problemi»; tesi peraltro sostenuta anche dalla Fp Cgil Area Vasta che parla di «contrasti con i vertici universitari».

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