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Da Tropea a Pizzo nell’attesa di fare un viaggio in... ascensore

Iniziano a prendere forma i due progetti: tanti fondi e anni di rinvii

Né giù, né su... Che sia Pizzo o Tropea, sono rimasti a... piano terra gli ascensori che sembrano essere legati da un filo sottile, una sorta di “maledizione” che non ha consentito di fargli fare alcun viaggio… Ma quello stesso filo rosso che ne ha legato la contorta trama, si ritrova anche adesso che la sorte sembra favorevole. Qualcosa si sta infatti muovendo per le due infrastrutture a cui è ancorata la speranza di vederle funzionanti, a tutto vantaggio di un’idea di turismo fondata sui servizi.
Per l’impianto tropeano a darne notizia è stato il sindaco Giovanni Macrì, il quale durante il Consiglio ha annunciato che «sono in corso studi tecnici e geologici per capire dove vadano posizionati, per dare corso alla gara che partirà a breve» spiegando altresì che si è già «in fase avanzata: è stata fatta una conferenza informale con Sovrintendenza e Autorità di bacino – ha comunicato all’Aula – per capire se quel tipo di intervento è impattante al punto tale di non passare; ma abbiamo avuto rassicurazioni positive».
E, poco più in là, nella vicina Pizzo, dove le infrastrutture sono preesistenti da decenni, ora qualcosa si muove per poter passare alla loro funzionalità. A seguito dell’emendamento presentato dal senatore di Forza Italia Giuseppe Mangialavori alla Legge di Bilancio, Pizzo, allo scopo beneficerà di 800mila euro «i soldi – ha spiegato il sindaco Sergio Pititto – sono arrivati alla Regione e ora aspettiamo che ci contatti per la stipula delle convenzioni e l'erogazione delle prime tranche. Intanto ringraziamo l’on. Mangialavori per il suo straordinario impegno a favore della nostra provincia».

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