"Il presidente ed il Consiglio dell’Ordine degli avvocati di Catanzaro - si legge in una nota stampa - avendo appreso dagli organi di stampa del coinvolgimento del collega avv. Vincenzo Ioppoli, in una vicenda giudiziaria nella quale siamo certi, in ossequio ai quaranta anni di specchiato esercizio della professione svolta sempre con onore, dimostrerà la propria estraneità ad ogni ipotesi delittuosa, sentono l’esigenza di esprimere perplessità circa il metodo giudiziario-mediatico con cui si propalano le notizie che vedono coinvolto un avvocato e ogni volta che ciò accade.
In particolare lascia attoniti verificare che le notizie vengano pubblicate sui mass-media distorte anche rispetto alle indagini in corso e che la vera notizia sembri essere il coinvolgimento di un Avvocato e non i fatti per i quali eventualmente risulta indagato. Osservare, infatti, che piuttosto che di un reato di mafia o a questo affine o collegato, si tratti invece di un reato comune come l’abuso di ufficio - reato peraltro in predicato di abrogazione e su cui non avrebbe alcuna competenza la DDA - e che lo stesso venga confuso in un’indagine di ben altro spessore del tutto avulsa dal fatto contestato al professionista, fa sorgere molteplici perplessità. Come presidente e come Consiglio dell’Ordine non possiamo non esprimere preoccupazione per il clima che sembra ormai avere ad oggetto la classe forense, che riveste l’imprescindibile ruolo costituzionale di tutela dei diritti dei cittadini.
Auguriamo al Collega una rapida definizione della vicenda.
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