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L’occhio della Prefettura sui Comuni. I numeri del Vibonese che diventa “caso”

In un mese l’invio di tre commissioni d’accesso con altrettanti Consigli sciolti. Si attendono ulteriori novità e sotto la lente finisce pure l’Asp

Piovono Commissioni di accesso e Commissioni straordinarie nell’intero Vibonese. Tanta intensità operativa non si registrava dai tempi del prefetto Giovanni Bruno allorché nel volgere di appena 29 mesi venivano sciolti i Consigli comunali di Joppolo (7.2.2014), Ricadi (11.2.2014) e Nardodipace (7.12.2015). Poi, gli strali dei Prefetti succedutisi nel tempo si sono diradati tanto da far maturare l’idea che l’arma dello scioglimento dei civici consessi per combattere infiltrazioni e condizionamenti mafiosi stesse per finire fuori moda. Negli ultimi sette anni, in effetti, s’è viaggiato con una media di meno di uno scioglimento per anno.

Quando, però, ci si era convinti che la situazione fosse destinata a migliorare anche per il susseguirsi di operazioni a tutto campo da parte di magistratura e forze dell’ordine, la musica è improvvisamente cambiata. A usare spartiti diversi è il prefetto in carica Giovanni Paolo Grieco. Nello scorso mese di marzo, al momento del suo insediamento, evidentemente, sulla sua scrivania ha trovato in giacenza fascicoli in attesa di essere evasi. E così, nel volgere di poco tempo, al già disciolto Consiglio comunale di Soriano avvenuto con prefetto Roberta Lulli (17.6.2022), si sono aggiunti quello di Acquaro (18.7.2023) e quello di Capistrano (16.10.2023), le cui commissioni d’accesso risalgono sempre alla Lulli. Il Prefetto in carica, però, ha deciso di dare corpo anche al proprio lavoro. In meno di un mese le Commissioni d’accesso si sono presentate nel Comune di Stefanaconi (19.9.23), Nicotera (5.10.23) e Tropea (16.10.2023). Tutto sommato, a oggi, nel Vibonese, ci sono tre Comuni sciolti per mafia e altri tre alle prese con le Commissioni d’accesso. Visto la velocità con cui procede, il treno dei commissariamenti potrebbe non fermarsi anche perché da tempo si vocifera di altri Enti comunali a rischio, così come un’ombra ieri aleggiava pesantemente sull’Asp.

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