Catanzaro, le scelte sul futuro di Parco Romani. Verso la nascita di un tavolo tecnico

Avrà una “veste” diversa e meno formale ma la sostanza non cambierà poi di molto. Del futuro della mega incompiuta Parco Romani si occuperà un tavolo tecnico e non sarà così creata una commissione ad hoc come invece a Palazzo De Nobili si era ipotizzato di fare nelle passate settimane.
Ieri la questione è stata anche al centro di una riunione dei capigruppo convocata dal presidente del Consiglio comunale, Gianmichele Bosco, durante la quale sono stati definiti alcuni aspetti prospettando una convocazione a stretto giro del tavolo tecnico che avrà comunque una duplice anima, politica e tecnica. I nomi sono quelli già annunciati quali componenti della commissione poi tramontata: i consiglieri comunali di opposizione Gianni Costa, Sergio Costanzo (che da tempo hanno sollecitato l’interessamento dell’amministrazione) ai quali ora si aggiungono gli esponenti di maggioranza Raffaele Serò e Danilo Sergi; la componente tecnica sarà invece formata dagli avvocati Francesco Sacchi e Rosanna Amendola. Si tratta di due legali che ben conoscono l’annosa - e drammatica per tante famiglie - vicenda che si è annodata attorno a quello che doveva diventare un parco direzionale e commerciale e che si è invece trasformato in un enorme edificio abbandonato in una zona nevralgica del quartiere Sala, alle pendici del centro storico. Ai due legali si aggiungeranno poi altri tecnici per conto di Palazzo De Nobili.
Divenuto emblema del degrado e svuotato di quegli impianti e infissi che erano stati già montati quando ancora si credeva che, in un modo o nell’altro, la vicenda si sarebbe risolta, Parco Romani è invece caduto in un limbo dal quale ancora fatica a uscire.