È ancora un primo passo, ne seguiranno altri e serviranno poi approfondimenti. Ma Parco Romani torna, anche ufficialmente, al centro dell’attenzione politica, con la prima riunione del tavolo tecnico che dovrà trovare una soluzione che possa ridare nuova linfa alla mega incompiuta del quartiere Sala. L’immobile che sarebbe dovuto diventare un parco direzionale e commerciale è di fatto caduto nel totale abbandono, trascinando con sé anche circa 150 privati che avevano investito acquistando alcuni locali commerciali; anche il Comune, attraverso la società partecipata Catanzaro Servizi, ha un’area al suo interno.
Ai lavori che si sono svolti ieri pomeriggio a Palazzo De Nobili hanno partecipato il sindaco Nicola Fiorita, il presidente del Consiglio comunale Gianmichele Bosco, i consiglieri Gianni Costa, Danilo Sergi e Raffaele Serò (non ha partecipato per via di altri impegni Sergio Costanzo) e gli avvocati Francesco Sacchi e Rosanna Amendola, che hanno seguito la situazione per conto dei proprietari e ben conoscono le vicende di Parco Romani.
L’obiettivo è quello di trovare una vocazione che possa dunque garantire il recupero del mega edificio, che nel corso degli anni è stata saccheggiato e devastato. Se da un lato sembra avviata sul viale del tramonto l’idea di trasformare l’edificio in un enorme cimitero al chiuso, con tanto di negozi e forno crematorio, prende invece quota l’idea di farlo diventare sede di una Facoltà universitaria.
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