Questo sito contribuisce all’audience di Quotidiano Nazionale

Avvocati arrestati a Catanzaro: beccati grazie a una “cimice” nello zaino

Nuovi particolari nell’inchiesta che portato all’arresto in flagranza degli avvocati Pierpaolo Greco e Pasquale Barbieri

Una telecamera nascosta ha ripreso la consegna dei soldi e il blitz con cui la Guardia di Finanza ha arrestato con l’accusa di concussione gli avvocati Pierpaolo Greco (curatore fallimentare di Fondazione Betania) e Pasquale Barbieri legale della storica onlus catanzarese. L’ordinanza con cui il gip ha disposto i domiciliari per entrambi ricostruisce i venti giorni trascorsi dalla denuncia allo scattare delle manette.
È il 3 ottobre scorso quando Marco Zummo, amministratore delegato della Karol Betania, entra negli uffici della Finanza. Sono giorni di forte tensione. Dopo che a luglio il Tribunale ha posto in liquidazione giudiziale Fondazione Betania (che detiene il 49% della società di Zummo), all’imprenditore resta poco tempo per salvare il suo investimento. Appeso a un filo c’è il futuro delle aziende di Zummo ma anche quello di 370 dipendenti e 500 ospiti. L’imprenditore siciliano ha una soluzione per mantenere in vita l’azienda e garantire i livelli occupazionali. Eppure davanti a quella che appare come l’unica ancora di salvezza il curatore fallimentare Pierpaolo Greco e l’avvocato della Fondazione Pasquale Barbieri rinviano, prendono tempo, usano, per usare le parole degli inquirenti, «il bastone e la carota». Prima negano ogni possibilità di trovare un accordo su quella proposta, poi aprono alla trattativa, «tenendo così sulla graticola la vittima», infine alla scadenza del termine per l’accettazione della proposta sarebbe arrivata la richiesta di pagare.

Leggi l'articolo completo sull'edizione cartacea di Gazzetta del Sud - Catanzaro

Caricamento commenti

Commenta la notizia