La vertenza Sant’Anna Hospital è tornata sul tavolo della Prefettura. Non che fosse mai andata via, ma con l’incontro di ieri mattina fra alcuni rappresentanti della Cgil e il capo di gabinetto di Palazzo di Governo Vito Turco, è ritornata in primo piano. Con il suo solito carico di dubbi sul presente e sul futuro della clinica privata, e i soliti problemi tutti a carico dei lavoratori.
Rispetto a un mese e mezzo fa, quando il Sant’Anna sembrava tornare prepotentemente al centro del dibattito politico nel capoluogo, c’è stato un cambio di prospettiva: l’ospedale privato avrebbe infatti presentato una richiesta di concordato preventivo in Tribunale. L’intento? Evitare il fallimento di quello che, solo tre anni fa, era un fiore all’occhiello della Cardiochirurgia in Calabria.
In attesa che venga accettata o meno la richiesta, da fare c’è ben poco, nel senso che i prossimi passaggi – dei vertici dell’Azienda, dei sindacati, dei lavoratori, delle istituzioni – saranno per forza una conseguenza di quella opportunità.
A Palazzo di Governo Turco si è confrontato con Marcello Mussari (Fp-Cgil per l’Area vasta), Iolanda Jannelli (rappresentante sindacale unitaria) e Katiuscia Rubino (in rappresentanza del personale) e ha sottolineato che il primo obiettivo della Prefettura è che vengano garantiti i livelli occupazionali. Le parti si sono aggiornate al mese prossimo, appena si saprà se il concordato verrà autorizzato oppure no.
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