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Parco Romani, nuovi esborsi in vista? Al Comune di Catanzaro “balla” ancora un milione e mezzo

La somma al centro di un contenzioso definito ma non ufficializzato con “Aurora srl”. Il debito è legato a vecchi accordi con la Catanzaro Servizi

Non è solo una ferita ancora aperta nel cuore del territorio cittadino e nelle tasche di tanti piccoli investitori privati. Parco Romani è anche fonte di spese per Palazzo De Nobili che tramite la sua società partecipata, Catanzaro Servizi, è titolare di una porzione della mega struttura realizzata nel quartiere Sala, alle porte del centro storico, rimasta nel totale abbandono.
Nel corso del tempo, la complicata vicenda partita negli anni ’90 con lo sbancamento della collina dove oggi sorge la mega incompiuta ha anche attraversato le aule di giustizia penale e contabile, ma è stata pure al centro di intricati accordi e permute che hanno coinvolto il Comune stesso. Questioni che nei decenni hanno colpito le casse dell’ente. E ancora oggi rischiano di avere effetti negativi. Non è infatti ancora andata in porto l’ultima transazione sul debito di Catanzaro Servizi, quella verso la società Aurora srl. A febbraio 2022 si era arrivati a una definizione del contenzioso - al termine di una trattativa portata avanti dall’amministratore unico dell’epoca, Rosario Munizza - che da 2,27 milioni di euro era stato fissato a 1,5 milioni; in quel periodo, in Consiglio comunale, l’allora sindaco Sergio Abramo aveva spiegato che il Comune era pronto a saldare il conto nella successiva primavera. Ma la definizione dei di alcuni aspetti, tra i quali la tempistica del via libera del comitato dei creditori - prima negato, infine concesso -, non ha permesso di arrivare alla conclusione ufficiale che, ancora nei mesi scorsi, sembrava essere a portata di mano.

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