Arriverà il prossimo 18 dicembre la decisione della Cassazione sull'omicidio di Giovanni Tersigni. Per quella data, davanti alla Suprema Corte dovranno comparire i cinque imputati ritenuti responsabili, a vario titolo, dell'uccisione del 36enne ferito mortalmente in piazza Albani, a Crotone, il 7 settembre 2019.
Come si ricorderà, l'agguato mortale si consumò in pochi attimi. Mancavano pochi minuti alle 19, quando dalla casa di Francesco Oliverio, oggi collaboratore di giustizia (condanna in appello definitiva a 11 anni e 4 mesi), uscirono il killer Cosimo Berlingieri e Cosimo Damiano Passalacqua col volto parzialmente travisato insieme a Paolo Cusato e lo stesso Oliverio.
I primi tre si diressero in piazza Albani dove si trovava la vittima, mentre il pentito si allontanò per poi ricomparire nella piazzetta al momento in cui venne compiuto il delitto di sangue. Mentre Giuseppe Passalacqua, alle 18.13, avrebbe avvisato Cusato con uno squillo sul cellulare della presenza del 36enne sul luogo dell’agguato, eseguito alle 19.06 da Berlingieri con una pistola calibro 7.65. Le immagini delle videocamere raccolte dalla Squadra mobile di Crotone documentarono la fuga del gruppo di fuoco che, dileguatisi per le vie cittadine, si sbarazzò dell’arma usata. Cosimo Damiano Passalacqua e Berlingieri rientrarono subito a Catanzaro accompagnati in macchina da Dimitar Dimitrov Todorov, l’autista della “Citroen C3” sulla quale viaggiò il gruppo armato.
Dopo l’assassinio, Cusato venne rintracciato dai poliziotti perché riconosciuto dai filmati come colui che cercò di disfarsi della pistola utilizzata per il delitto. A seguire gli altri cinque arresti.
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