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Lamezia, inchiesta sui vertici della Sacal: tutti assolti, il fatto non sussiste

Aeroporto di Lamezia

Tutti assolti, si chiude così il processo scaturito dall’inchiesta Eumenidi che sei anni fa travolse i vertici della Sacal, la società che gestisce gli aeroporti calabresi. Ieri sera poco dopo le 19.30 il collegio del Tribunale di Lamezia ha emesso il suo verdetto mandando assolti tutti gli imputati con la formula perché il fatto non sussiste. Nella precedente udienza, il pm Santo Melidonna aveva chiesto anche lui l’assoluzione per alcuni capi di imputazione e per altri invece aveva chiesto al collegio presieduto da Adele Foresta di dichiarare l’intervenuta prescrizione. Gli indagati dovevano rispondere di di corruzione, peculato, falso e abuso d’ufficio.

A distanza di quattro anni dall’inizio del processo le accuse sono tutte cadute nei confronti dell’ex presidente della Sacal Massimo Colosimo, dell’ex dirigente dell’ufficio legale Ester Michienzi, dell’ex direttore generale Pierluigi Mancuso, dell’ex vice presidente Giampaolo Bevilacqua, dell'ex presidente della Provincia Enzo Bruno, dei componenti del consiglio di amministrazione Floriano Noto, Bruno Vincenzo Scalzo e Giuseppe Mancini. Assolti anche Floriano Siniscalco funzionario della Provincia, Sabrina Mileto responsabile dell'area personale della Sacal; Angelina Astorino referente del Centro per l'impiego, Marcello Mendicino carabiniere, Pasquale Clericò (deceduto mentre il processo era ancora in corso); Pasquale Torquato, Giuseppe Vincenzo Mancuso e l’imprenditore Emanuele Ionà.

La Procura aveva ipotizzato presunti illeciti nella gestione dell’azienda partecipata. Tutto si basava su un presunto sistema clientelare all'interno della Sacal, attraverso il quale amministratori e dirigenti avrebbero favorito, secondo l’ipotesi accusatoria, politici e personaggi pubblici anche attraverso le procedure legate al programma “Garanzia Giovani”. Secondo l’originaria accusa, in ragione di «pressioni indebite di ogni tipo», anche perpetrate da politici locali e dirigenti pubblici, sarebbero stati selezionati soltanto amici e parenti degli indagati, attraverso interventi artificiosi sulle procedure di selezione previste dal bando pubblico. Sarebbero inoltre emersi «episodi illeciti relativi all'affidamento di consulenze “fantasma” per decine di migliaia di euro e ad artefatte selezione di personale per incarichi interni».

Con il rito abbreviato erano già stati assolti il sindaco di Lamezia Paolo Mascaro e l'imprenditore Giuseppe Gatto mentre era stato condannato Francesco Buffone. In sede di udienza preliminare vennero prosciolti invece Ferdinando Saracco e Luigi Silipo. Nel collegio difensivo compaiono gli avvocati Sergio Rotundo, Danilo Iannello, Lucio Canzoniere, Francesco Gambardella, Nicola Cantafora, Massimo Scuteri, Antonio Larussa, Aldo Ferraro, Enzo Ioppoli e Antonio Siniscalchi.

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