Questo sito contribuisce all’audience di Quotidiano Nazionale

Allarme a Catanzaro: c’è troppo cemento in città, stop al consumo del suolo

Le nuove linee del Piano strategico comunale. Censite circa 220mila case ma solo il 64% risulta realmente abitato. Per le zone periferie non sono previste invece «ulteriori espansioni»

Catanzaro, foto Wikipedia

Troppo cemento, il nuovo Psc avrà soprattutto il compito di fermare il consumo di suolo e bloccare la speculazione edilizia. Nelle linee guida appena presentate c'è la fotografia dell'attuale stato del “mattone” in città. Negli ultimi 50 anni l'incremento percentuale del consumo di suolo sul territorio comunale è stato del 1.031%. In pratica se il consumo di suolo al 1957 era di 159,11 ettari, nel 2006 era di 1.799,68 ettari ed è continuato a crescere anche nel corso di questi ultimi anni. Lo studio, incrociando i dati di abitazioni e popolazione residente, fa comprendere che almeno dagli anni Settanta a oggi a Catanzaro si è costruito troppo e senza alcun reale bisogno. Nel 1971 infatti le abitazioni totali erano 107.432, più dell'87% erano regolarmente occupate da residenti. Nel corso degli anni la “forbice” tra le abitazioni presenti e i residenti si è andata allargando. Nel 1981 c'erano quasi 155mila abitazioni di cui occupate però il 73%, una crescita continua almeno fino al 2011 quando le statistiche registrano 219.902 abitazioni di cui abitate solo il 64%. Nello stesso arco temporale è sostanzialmente raddoppiato anche il numero delle stanze. In sintesi, si legge nel documento, «la popolazione residente è sostanzialmente stabile mentre la produzione di edilizia residenziale è n continua crescita». Un meccanismo che negli obiettivi dell'amministrazione comunale deve essere interrotto. Per farlo serve incentivare «il recupero e la ristrutturazione edilizia rispetto alla nuova edificazione».

Leggi l'articolo completo sull'edizione cartacea di Gazzetta del Sud - Catanzaro

Caricamento commenti

Commenta la notizia