Questo sito contribuisce all’audience di Quotidiano Nazionale

Lo spaccio nel centro storico di Crotone in mano ad “una struttura organizzata”: ricostruite le modalità di vendita di droga

Le motivazioni della sentenza di condanna della gang capeggiata dalla famiglia Spagnolo

«Una struttura permanente dotata di un'organizzazione» che poteva contare su «vari canali di rifornimento» di cocaina, eroina, marijuana e hashish, oltre che su «numerose reti di vendita» degli stupefacenti. Così il giudice per le udienze preliminari del Tribunale di Catanzaro, Antonio Battaglia, descrive la presunta associazione di narcotrafficanti capeggiata dalla famiglia Spagnolo che sarebbe stata capace di mettere in piedi a Crotone, tra il 2020 e 2021, un vorticoso giro di spaccio di droga con epicentro il centro storico.
Lo scrive nelle 50 pagine di motivazioni della sentenza con la quale, lo scorso 28 aprile, sono state inflitte col rito abbreviato 11 condanne nei confronti di altrettanti imputati finiti al centro dell'inchiesta coordinata dalla Direzione distrettuale antimafia di Catanzaro, venuta alla luce il 19 gennaio 2022 con 13 misure cautelari eseguite dalla Squadra mobile di Crotone. Secondo il gup, l'operatività del gruppo criminale era data dall'«esistenza di una cassa comune in cui confluivano i profitti della vendita» della droga, i quali «venivano divisi tra i soggetti di spicco - i fratelli Spagnolo e il padre Ercole - mentre agli altri veniva assicurato un compenso».

Leggi l'articolo completo sull'edizione cartacea di Gazzetta del Sud - Catanzaro

Caricamento commenti

Commenta la notizia