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Bausone: “Ordinanza Gip di Crotone sul caso Afflitto pericoloso precedente per i processi di mafia”

«L’ordinanza del Gip di Crotone Elisa Marchetto sul “Caso Afflitto” che secondo alcuni farebbe cadere una (e una sola) delle accuse penali nei confronti del consigliere regionale (sub-iudice) Francesco Afflitto va riletta alla luce e oltre il mero dato testuale, rappresentando un precedente assai per pericoloso per i furbetti della pubblica amministrazione e per gli stessi processi di mafia che nel crotonese, purtroppo, non sono un fenomeno raro. La Giudice nell’escludere ruoli di responsabilità in capo ad Afflitto, fa proprie le motivazioni dell’ordinanza di primo grado del Tribunale di Catanzaro (del marzo 2022) sulla questione della asserita ineleggibilità del consigliere regionale. Provvedimento che, è fatto notorio, non è definitivo e le cui motivazioni non sono riportate dalla Corte d’Appello di Catanzaro. Inoltre il giudizio di Cassazione è ancora pendente». E' quanto si legge in una nota dell'ex candidata alla Regione Calabria, Alessia Bausone.

«E’ chiaro, quindi, che la visione contenuta in quel provvedimento è confutabile (e confutata) e, pertanto, certamente chiederò la ri-apertura dell’indagine sul punto una volta che si insedierà, a breve, il nuovo Procuratore capo di Crotone. Il punto centrale è questo: non si può lasciar certamente intendere che una persona possa testimoniare il falso nel processo Stige dinanzi al Tribunale di Crotone, attribuendosi ruoli e cariche che imperniano la stessa testimonianza, e di fronte a tutto questo si possa fare spallucce. Ciò rappresenta un pericoloso precedente. E di tale questione, nella motivazione del provvedimento che tanta eco sta facendo nelle chat ‘WhatsApp’, non vi è menzione, pur essendo agli atti».

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