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Il dissesto sta divorando Triparni. Cedimenti continui, cresce il timore

Dopo il crollo della piazza e della via d’accesso nessun intervento. Lo sfogo amaro dei residenti: esistiamo anche noi, paghiamo le tasse

Le ruspe nella frazione San Pietro sono arrivate. Ancor prima a Longobardi, dove i lavori di messa in sicurezza del tratto iniziale della via Roma sono stati completati e la strada riaperta al traffico. Tutto tace invece a Triparni, dove ormai da diversi lustri è crollata la piazza principale e una carreggiata della strada d’accesso al paese. Poi, per effetto domino, a sfarinarsi è stato un intero fabbricato.
Ma a pesare come un macigno, sulla piccola comunità, è l’abbandono totale, contrassegnato da problemi di vario genere, che si aggiungono all’atavico dissesto idrogeologico. È la natura in primo luogo ad attaccare, ma è anche l’assenza di interventi di manutenzione a complicare le cose. Le stradine assolate si inerpicano per il vecchio borgo sempre più sgarrupate. Ormai da anni la popolazione attende che il costone venga messo in sicurezza.

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