Fanno ancora notizia, purtroppo, gli atti di vandalismo che, perpetrati da giovani e giovanissimi – peraltro, un alto numero di minorenni – negli ultimi tempi si stanno concentrando anche nel pieno centro cittadino e, fatto, se possibile, ancora più spiacevole, persino nelle dirette strutture della Chiesa Cattedrale, dove ancora campeggiano sugli ampi muri scritte e disegni osceni.
Un problema, ovviamente, che non nasce oggi e che si ripresenta un po’ ovunque, ma che non per questo va dimenticato o sottovalutato.
Anzi, va da sé che trattandosi in particolare di giovanissimi, la notizia ha a che fare più che altro con tutto un mondo legato all’educazione, al civismo, alla crescita delle generazioni nuove che, non perché migliori o peggiori delle precedenti (c’è ancora chi banalizza il problema bollandolo a una non meglio precisata responsabilità diretta dei giovani, dimenticando forse che il problema è molto più sistemico e merita attenzioni pluridisciplinari) ma, piuttosto, poiché rappresentano il futuro della città, ci si augura da parte loro un vivere i propri luoghi senza deturparli, con la coscienza che essi appartengono a tutti, loro compresi, appunto.
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