Questo sito contribuisce all’audience di Quotidiano Nazionale

Occupano un immobile della Chiesa che li vuole "cacciare": accolto il ricorso di cinque famiglie a Davoli

Nel 2020 il primo atto di sfratto, poi serie di incontri con le istituzioni che si mobilitarono (invano) per individuare alloggi alternativi

Finisce nelle aule del Tribunale di Catanzaro la vicenda riguardante cinque nuclei familiari che occupano l’immobile di proprietà dell’Istituto diocesano che hanno ricevuto istanza di sgombero. Si tratta della struttura meglio conosciuta come “Asilo infantile Oda” dove risultano collocati i cinque nuclei familiari. Tutti gli inquilini si sono rivolti al giudice per chiedere la sospensione dell’azione di sgombero che avrebbe arrecato non solo disagi, ma soprattutto danni dal punto di vista delle già precarie condizioni economiche.
Il giudice del Tribunale della città capoluogo Elais Mellace nel corso dell’ultima udienza ha ritenuto di dover, almeno per il momento, di accogliere il ricorso delle famiglie intimate dall’Istituto diocesano a lasciare casa. Quindi per ora, nessuno lascerà le abitazioni di viale della Repubblica di Davoli. La prossima tappa in Tribunale è quella di martedì prossimo.
Nel ricorso al decreto di sgombero il legale che rappresenta le famiglie, avvocato Giovanni Russomanno, ha potuto tracciare il profilo dei nuclei ma soprattutto scongiurare il pericolo che i cinque nuclei familiari, composti anche da minori, nonché da due donne in stato di gravidanza si possano trovare senza alcun alloggio. Vicenda giudiziaria avviata nel 2020 con il primo atto di sfratto, seguito poi da una serie di incontri attraverso l’avvocato Giovanni Lacaria che rappresenta il Clero di Catanzaro.
Nel corso di questi tre anni, oramai, era stato interessato della vicenda il sindaco del comune di Davoli Giuseppe Papaleo convocato davanti al Prefetto di Catanzaro nel tentativo di trovare una soluzione mediante l’individuazione di idonei immobili da destinare, appunto, alle famiglie che vivono il disagio. Argomento che aveva interessato pure i servizi sociali dell’ente, nel tentativo di dare una adeguata sistemazione alle famiglie. Ovviamente la sentenza della Prima sezione civile del Tribunale di Catanzaro, mette momentaneamente al riparo le cinque famiglie, anche ce si sarà ulteriore tempo concesso dal giudice alle parti per presentare memorie difensive. Il prossimo 12 dicembre è prevista un’altra udienza.
Le famiglie sperano di poter passare il Natale nell’abitazione di viale della Repubblica. Resta il fatto che si tratta di una occupazione a tempo con tre attori coinvolti. Ci sono le famiglie disagiate da tutelare. L’istituto Diocesano che pretende di riavere indietro la struttura dell’ex asilo e a questo punto, l’amministrazione comunale che dovrà trovare una soluzione per una sistemazione.

Leggi l'articolo completo sull'edizione cartacea di Gazzetta del Sud - Catanzaro

Caricamento commenti

Commenta la notizia